Tappeto di caccia al Museo Poldi Pezzoli di Milano
Il Salone dell'affresco, la Stanza dei tessuti e la Sala
dei pizzi.
vista integrale del tappeto di caccia
Tabriz, 1542-1543
cm 570 x 365
Allestito nel 1950 da Ferdinando Reggiori, il Salone
dell'affresco presenta sul soffitto un'opera del pittore Carlo Innocenzo
Carloni, proveniente da una villa della bergamasca e posto in questa
sede nel 1951. Sulla parete fa bella mostra di sé il prezioso tappeto
persiano cinquecentesco detto "di caccia".
In questa sala vengono esposti a rotazione gli altri tappeti
della collezione, oltre ad arazzi antichi.
La Stanza dei tessuti ospita tappeti, arazzi e tessuti
e mostre temporanee. La Sala dei pizzi raccoglie negli appositi cassetti
estraibili una serie di pizzi, ricami e ventagli giunti al museo
grazie a generose donazioni di privati. La raccolta comprende merletti
italiani dal Cinquecento al Novecento, e merletti fiamminghi sette e
ottocenteschi.
dettaglio del "tappeto di caccia"
Questo meraviglioso esemplare del nord-ovest della Persia, per
la precisione Tabriz, è
datato alla prima metà del sec. XVI. Questo finissimo tappeto in seta
misura cm. 570 x 365 e il soprannome è dovuto al motivo raffigurante una
scena di caccia che vede impegnati 7 cacciatori orientali a cavallo che
inseguono leoni, antilopi, orsi e linci.
Il tappeto originariamente di
proprietà della famiglia reale italiana, venne tagliato in parti più
piccole per adattarlo ai locali della Villa Reale. In seguito venne
riconosciuto l'elevato valore artistico del tappeto e prima di essere
collocato nel museo venne restaurato.
dettaglio del medaglione centrale
Al centro del medaglione del Tappeto di caccia di Tabriz si trova un'iscrizione nella quale si legge:
"Per le fatiche di Ghyas el Din Jami quest'opera rinomata fu condotta a sì splendido compimento nell'anno
949". Essa, oltre a farci conoscere il nome dell'autore - cosa assai rara per un
tappeto, permette di datare l'opera agli anni 1542-1543 dell'era cristiana.