Fino alla metà del secolo scorso non si avevano prove dell'esistenza millenaria dei
tappeti persiani se non facendo riferimento alla descrizione dei narratori antichi e alle
rappresentazioni figurate dei pittori del passato.
Soltanto nel 1949 è stato trovato un reperto di alto valore storico quando
l'archeologo russo S. R. Rudenko trovò nelle montagne degli Altai un tappeto congelato in
ottime condizioni, passato alla storia come tappeto Pazyryk.
Il Pazyryk misura circa 180 x 180 cm. finemente lavorato e gli esperti concordano nel
sostenere che sia stato annodato in Persia e in seguito portato all'estero per la
bellezza. Il disegno ricorda i bassorilievi di Persepolis, in particulare i dettagli del
doppio bordo decorato con 28 cavalli e cavallieri, il numero corrisponde al numero di
soldati che trasportarono il trono di Xerces a Persepolis. Invece la cornice interna
raffigura una fila di alci. L'area centrale è coperta di fiori stilizzati chiuso dentro
dei quadrati, una straordinaria rassomiglianza degli alabastri del palazzo di
Assurbanipale, i cui frammentri sono conservati nel British Museum. Straordinaria anche la
qualità con circa 360.000 nodi al metro quadro.
Gli studiosi stimano l'origine del Pazyryk al V sec. a.C. e rimane l'unico esemplare
nel suo genere. Attualmente è esposto nella collezione del Museo Hermitage di Leningrado.
zoom di un angolo perfettamente integro del Pazyryk